L’azienda nasce nel 1992 quando viene ereditata da Monica e da sua madre, due milanesi trasferitesi per forza in Sicilia, che non riuscendo a venderla presero la decisione di tenerla e trasformarla in un’azienda biologica.

Mentre la rigenerazione del terreno e l’applicazione di pratiche atte a ristabilire l’agroecosistema davano ottimi frutti, la biodiversità aziendale cresceva e con essa tornarono molti animali da tempo scomparsi dal circondario: falchi, serpenti, uccelli migratori, ghiri, volpi e conigli.

I problemi di commercializzazione, invece, furono subito evidenti, non si poteva vivere di sola agricoltura vendendo i frutti al prezzo pagato dalla GDO. Così Monica cominciò a studiare sistemi di aggregazione e vendita alternativi nel tentativo di risollevare le sorti aziendali, prendendo contatto con diversi G.A.S. italiani e stranieri e cercando di creare strutture che potessero permettere a Jancarossa ma anche ad altre aziende nella stessa condizione di poter interagire con essi.

Lungo questo percorso incontrò Paolo Vincenzi e dopo un periodo di proficua collaborazione arrivò a vedere la luce il progetto di Retebio di cui Monica è socia fondatrice e fornitrice assidua dal 2006 con i suoi limoni e le sue arance.

Dal 2018 in collaborazione con Retebio Monica ha avviato un avocadeto che presto darà i suoi frutti.